"Auxilium Christianorum", "Aiuto dei Cristiani", è il titolo che è stato dato alla Vergine Maria in ogni tempo e così viene invocata anche nelle litanie Lauretane del Rosario.
Sulle virtù, la vita, la predestinazione, la maternità, la mediazione, l’intercessione, la verginità, l’immacolato concepimento, i dolori sofferti, l’assunzione di Maria,
sono stati scritti migliaia di volumi, tenuti vari Concili, proclamati dogmi di fede, al punto che è sorta un’autentica scienza teologica: la Mariologia.
E sempre è stata ribadita la presenza mediatrice e soccorritrice della Madonna per chi la invoca, a lei siamo stati affidati come figli da Gesù sulla Croce e a noi umanità è stata indicata come madre,
nella persona di Giovanni apostolo, anch’egli ai piedi della Croce.
Quali sono le origini?
L'invocazione Auxiluim christianorum, ora pro nobis appare, per la prima volta, nella versione delle litanie lauretane pubblicata nel 1576 e approvata da papa Clemente VIII nel 1601; essa era
assente nella versione più antica, risalente al 1524. Secondo la tradizione tale invocazione fu aggiunta da papa Pio V dopo la vittoria riportata dalla Lega santa sugli ottomani a Lepanto (7 ottobre 1576),
ma più probabilmente rappresenta una variante del titolo Advocata christianorum che si trova nell'edizione del 1524. Il titolo (insieme a quelli di Avvocata, Soccorritrice e Mediatrice) è anche utilizzato
nella costituzione dogmatica sulla Chiesa Lumen Gentium del 1964. In ogni caso, l’utilizzo ufficiale del titolo “Auxilium Christianorum” si ebbe con l’invocazione del grande papa mariano e domenicano san Pio
V (1566-1572), che le affidò le armate ed i destini dell’Occidente e della Cristianità, minacciati da secoli dai turchi arrivati fino a Vienna, e che nella grande battaglia navale di Lepanto (1571) affrontarono
e vinsero la flotta musulmana. Il papa istituì per questa gloriosa e definitiva vittoria, la festa del S. Rosario, ma la riconoscente invocazione alla celeste Protettrice come “Auxilium Christianorum”, non
sembra doversi attribuire direttamente al papa, come venne poi detto, ma ai reduci vittoriosi che ritornando dalla battaglia, passarono per Loreto a ringraziare la Madonna; lo stendardo della flotta invece,
fu inviato nella chiesa dedicata a Maria a Gaeta dove è ancora conservato. Il grido di gioia del popolo cristiano si perpetuò in questa invocazione; il Senato veneziano fece scrivere sotto il grande quadro
commemorativo della battaglia di Lepanto, nel Palazzo Ducale: “Né potenza, né armi, né condottieri ci hanno condotto alla vittoria, ma Maria del Rosario” e così a fianco agli antichi titoli di Consolatrix
afflictorum (Consolatrice degli afflitti) e Refugium peccatorum (Rifugio dei peccatori), si aggiunse per il popolo e per la Chiesa Auxilium Christianorum (Aiuto dei cristiani).
Quando è stata istituita la festa?
La festa di Maria, Aiuto dei cristiani, fu istituita da papa Pio VII il 15 settembre 1815 e fissata al 24 maggio in ricordo suo trionfale rientro a Roma (24 maggio 1814) dopo la prigionia sotto Napoleone a Fontainebleau.
In origine la festa era limitata alla Chiesa di Roma, ma fu presto adottata dalle diocesi toscane (1816) e poi estesa alla Chiesa universale
Il Santuario dedicato a Maria Ausiliatrice a Torino
Chi sono i grandi “apostoli” della devozione a Maria Ausiliatrice?
Il culto pur continuando nei secoli successivi, ebbe degli alti e bassi, finché nell’Ottocento due grandi figure della santità cattolica, per strade diverse, ravvivarono la devozione per la Madonna del
Rosario con il beato Bartolo Longo a Pompei e per la Madonna Ausiliatrice con San Giovanni Bosco a Torino. Il grande educatore ed innovatore torinese, pose la sua opera di sacerdote e fondatore sin dall’inizio,
sotto la protezione e l’aiuto di Maria Ausiliatrice, a cui si rivolgeva per ogni necessità, specie quando le cose andavano per le lunghe e s’ingarbugliavano; a Lei diceva: "E allora incominciamo a fare qualcosa?".
S. Giovanni Bosco, nato il 16 agosto 1815 presso Castelnuovo d’Asti e ordinato sacerdote nel 1841, fu il più grande devoto e propagatore del culto a Maria Ausiliatrice, la cui festa era stata istituita sotto questo
titolo e posta al 24 maggio, qualche decennio prima, dal papa Pio VII il 24 maggio 1815, in ringraziamento a Maria per la sua liberazione dalla ormai quinquennale prigionia napoleonica.
Il grande sacerdote, apostolo della gioventù, fece erigere in soli tre anni nel 1868, la basilica di Maria Ausiliatrice nella cittadella salesiana di Valdocco - Torino; sotto la Sua materna protezione pose gli
Istituti religiosi da lui fondati e ormai sparsi in tutto il mondo: la Congregazione di S. Francesco di Sales, sacerdoti chiamati normalmente Salesiani di don Bosco; le Figlie di Maria Ausiliatrice suore
fondate con la collaborazione di s. Maria Domenica Mazzarello e per ultimi i Cooperatori Salesiani per laici e sacerdoti che intendono vivere lo spirito di “Don Bosco”, come è generalmente chiamato.
Le Congregazioni sono così numerose, che si vede con gratitudine la benevola protezione di Maria Ausiliatrice nella diffusione di tante opere assistenziali ed a favore della gioventù. Ormai la Madonna
Ausiliatrice è divenuta la ‘Madonna di Don Bosco’ essa è inscindibile dalla grande Famiglia Salesiana, che ha dato alla Chiesa una schiera di santi, beati, venerabili e servi di Dio; tutti figli che si
sono affidati all’aiuto della più dolce e potente delle madri.
Dove è diffuso il culto di Maria Ausiliatrice?
Interi Continenti e Nazioni hanno Maria Ausiliatrice come Patrona: l’Australia cattolica dal 1844, la Cina dal 1924, l’Argentina dal 1949, la Polonia fin dai primi decenni del 1800, diffusissima e antica è la devozione nei Paesi dell’Est Europeo. Nella bella basilica torinese a Lei intitolata, dove il suo devoto figlio s. Giovanni Bosco e altre figure sante salesiane sono tumulate, vi è il bellissimo e maestoso quadro, fatto eseguire dallo stesso fondatore, che rappresenta la Madonna Ausiliatrice che con lo scettro del comando e con il Bambino in braccio, è circondata dagli Apostoli ed Evangelisti ed è sospesa su una nuvola, sullo sfondo a terra, il Santuario e l’Oratorio come appariva nel 1868, anno dell’esecuzione dell’opera del pittore Tommaso Lorenzone. Il significato dell’intero quadro è chiarissimo; come Maria era presente insieme agli apostoli a Gerusalemme durante la Pentecoste, quindi all’inizio dell’attività della Chiesa, così ancora Lei sta a protezione e guida della Chiesa nei secoli, gli apostoli rappresentano il papa ed i vescovi.